• Quando nel ginocchio è tutto a posto e niente in ordine: la sindrome femoro-rotulea

    Quando nel ginocchio è tutto a posto e niente in ordine: la sindrome femoro-rotulea

    L'importanza di essere seguiti in questa fase per il buon esito a lungo termine della terapia riabilitativa

La sindrome femoro-rotulea, che si manifesta con dolore più o meno intenso e difficoltà di movimento, è una problematica funzionale del ginocchio legata al malfunzionamento del meccanismo di scorrimento tra l’epifisi distale (l’estremità inferiore) del femore e la rotula. Quest’ultima ha il compito di permettere la trasmissione della forza prodotta dal muscolo quadricipite alla tibia, permettendo l’estensione del ginocchio: in pratica agisce come una specie di puleggia. Per compiere questo lavoro deve scorrere al di sopra del femore in un apposito canale naturale, denominato “gronda femorale”. In presenza della sindrome femoro-rotulea la rotula invece di scorrere nella gronda femorale tende a spostarsi lateralmente e quindi a strisciare contro le pareti, determinando un doloroso attrito che, oltre a causare dolore intenso, a lungo andare concorre all'instaurarsi della patologia artrosica.

SINTOMI E CAUSE

Generalmente i pazienti avvertono un dolore localizzato nella parte anteromediale del ginocchio, che aumenta camminando e flettendolo, e avvertono frequentemente scrosci articolari. A ciò può aggiungersi anche gonfiore a livello del ginocchio, in quanto l’infiammazione crea un aumento del liquido sinoviale (idrarto). Il cattivo posizionamento della rotula, che sta alla base della sintomatologia dolorosa, solitamente è dovuto a tre cause principali:

  • Ipotrofia del quadricipite: quest’ultimo è poco sviluppato e non riesce a mantenere la rotula nella sua sede naturale. Il muscolo quadricipite femorale è una infatti costituito da quattro componenti: due sono al centro e devono generare la forza per estendere la gamba, le restanti due sono ai due lati e agiscono come due redini, guidando la rotula nel suo tragitto all’interno della gronda femorale. Di queste ultime, quella posta sul lato esterno si chiama “vasto laterale”, e quella sul lato interno della coscia si chiama “vasto mediale”. Se uno di questi due muscoli lavora male, la rotula si sposta verso il lato che lavora bene e quindi urta contro la parete della gronda. Tipicamente il muscolo deficitario responsabile del dolore femoro rotuleo è il muscolo vasto mediale.
  • Anomalia anatomica della gronda femorale: il naturale alloggiamento rotuleo presenta una forma “svasata” e di conseguenza mal contiene la rotula, causando nel paziente anche ripetute lussazioni.
  • Sovraccarico dell’articolazione durante la flessione del ginocchio: il dolore si scatena dopo che il ginocchio è stato sottoposto a stress, come durante pesanti sessioni sportive o sovraccarichi funzionali dell’arto inferiore. Rilevante sono inoltre la conformazione anatomica e l’atteggiamento posturale del soggetto: un’incidenza abbastanza alta di questa problematica è stata rilevata negli individui affetti da valgismo, condizione in cui gli arti inferiori tendono a deviare verso l’esterno, portando le ginocchia ad avvicinarsi, assumendo una posizione a X.
DIAGNOSI E CURA

Il quadro sintomatologico legato alla sindrome, piuttosto frequente negli individui di età compresa fra i 30 ed i 50 anni, tende ad aumentare se non adeguatamente curato: è quindi importante una diagnosi tempestiva ed una terapia che lo sia altrettanto. Un accurato esame obiettivo è già di per sé in grado di individuare chiaramente questa problematica, ma al fine di avvalorare i sospetti del medico può essere utile anche una semplice radiografia eseguita con il ginocchio in flessione; nei casi più dubbi, e per valutare eventuali lesioni alla cartilagine, si procede ad una risonanza magnetica o ad una TAC.

Il trattamento della sindrome femoro-rotulea dipende dalla serietà dei sintomi: se l’infiammazione è molto forte ed in fase acuta, oltre ovviamente a consigliare caldamente crioterapia, riposo dell’articolazione e sospensione dell’attività sportiva, è consigliabile cercare di ottenere una riduzione della sintomatologia algica attraverso cicli di Tecar e Laser terapia. Una volta superata la fase più dolorosa, è di primaria importanza sottoporsi ad un percorso riabilitativo specifico e personalizzato volto a rinforzare il muscolo quadricipite (sopratutto il vasto mediale) la cui azione stabilizzatrice sulla rotula è fondamentale. In quest’ottica noi a Fisiokinetica accompagniamo il paziente in un percorso creato e studiato ad hoc, in cui sedute di rieducazione funzionale si integrano e si completano con esercizi accuratamente studiati e seguiti in palestra. In questa fase inoltre può essere utile l’applicazione in loco del KINESIOTAPE, al fine si sostenere la rotula e aiutarla e ripristinare la corretta dinamica in tutto l’arco di movimento.

Essere seguiti in questa fase è fondamentale e determina il buon esito a lungo termine della terapia riabilitativa, in quanto allenare il vasto mediale, specialmente se fino a quel momento ha sempre lavorato poco, non è semplice, quindi è importante la guida di un professionista. Questo muscolo infatti lavora solo in un arco ben definito del movimento di estensione del ginocchio (nell’ultima frazione del movimento, per essere chiari) e quindi gli esercizi proposti devono essere ben mirati e selettivi. Motivo per cui spesso nel nostro centro ci avvaliamo dell’utilizzo di uno strumento, il biofeedback, in grado di rilevare l’attività elettromiografica proprio di quella specifica porzione di quadricipite durante l’esercizio proposto. Inoltre occorre ricordare che è un percorso di rinforzo complesso, in cui bisogna sempre mantenere il giusto equilibrio di attività e riposo, in quanto se il carico per la gamba è troppo basso, non si vedrà alcun effetto, se invece è troppo elevato, si rischia di peggiorare la situazione. Ne consegue che se tutto viene fatto bene (il carico è adeguato e l’esercizio è svolto bene dal paziente), i risultati si vedranno non prima di 2-3 mesi di esercizi svolti almeno tre volte a settimana.

Giorgia Bucci

Articoli correlati

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Tre interventi del dottor Diego Ghinelli, specialista in Ortopedia e Traumatologia

    Tre interventi del Dottor Diego Ghinelli, specialista in Ortopedia e Traumatologia e che collabora con il Centro di Riabilitazione Fisiokinetica.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Sulforafano a marzo! Sulfora che?

    Dr. Diego Palazzini nutrizionista lega italiana lotta contro i tumori

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Natale a tavola: i consigli per affrontare le festività senza ingrassare

    Di Annalisa Taccari studio di nutrizione umana

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Riapertura delle scuole: i consigli per una corretta alimentazione ai tempi del Covid

    Dr. Diego Palazzini studio di nutrizione umana

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Perché qualcuno si ammala e altri no?

    Risponde il dottor Paolo Novelli

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Fisiokinetica. Cos'è la Cryo Magneto Terapia a bassa e alta frequenza?

    L'approfondimento di Corrado Ballarini

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Cos'è la sindrome dell'intestino irritabile?

    L'approfondimento e i consigli nutrizionali a cura di Annalisa Taccari

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Melograno, gioiello d'inverno

    Capacità e benefici per la salute

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Ecco come si svolge la visita posturale per i giovani

    Cristian Fornino spiega com'è articolata la visita posturale per i giovani atleti delle società convenzionate con il centro di riabilitazione Fisiokinetica.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Il rachide cervicale: le patologie e come curarle

    Le disfunzioni che si riflettono soprattutto sulla muscolatura alla base del cranio, con la manifestazione di cefalee, emicranie, dolori all’orecchio o alla mandibola, vertigini e irritazione dei nervi cranici.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Fisiokinetica. L'influenza della dentatura sul benessere del collo e della schiena

    L'influenza della dentatura sul benessere del collo e della schiena. Intervista al dottor Marco Pironi, dentista odontoiatra.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Cos'è, come funziona e a cosa serve il Kinesiotape

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Chirurgia protesica del ginocchio

    ChL'intervento del dottor Diego Ghinelli, medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Riparare o no una lesione dei tendini della spalla?

    Risponde il dottor Diego Ghinelli, medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia.  

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Il dolore al polso delle mamme: diagnosi e trattamento

    Le problematiche articolari e moscolotendinee che possono insorgere durante la gravidanza

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Fisiokinetica. Nuove frontiere per preservare il ginocchio

    Intervista al dottor Diego Ghinelli, medico specializzato in Ortopedia e Traumatologia, con le immagini di un intervento.

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Artrosi dell'anca, le terapie possono intervenire sul dolore e la qualità della vita

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Il dolore di spalla e le problematiche posturali

    Una relazione sempre più frequente

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Dieta ed allergie. Quale alimentazione in primavera?

    Gli alimenti ai quali bisogna fare attenzione con l'insorgere di infiammazioni allergiche

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Fisiokinetica. Come riconoscere una lesione muscolare?

    I consigli di Davide Lodovichetti e Corrado Ballarini per individuare e trattare l'infortunio

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    Fisiokinetica. Il taping alle dita di una mano

    Guida al pronto intervento a cura di Corrado Ballarini e Davide Lodovichetti

  • Leggi l'articolo arrow_forward

    I consigli di Fisiokinetica: come usare il ghiaccio nei traumi sportivi

    Guida al corretto utilizzo

Richiesta informazioni servizi

Vuoi richiedere il metodo Fisio o uno dei nostri servizi?

Descrivi la tua necessità al nostro staff: sapremo consigliarti sul servizio più adatto alle tue esigenze, e ti indicheremo in quale tra le nostre strutture potremmo assistere te o chi ti sta accanto.