Onde d'Urto

Trattamento delle patologie con onde radiali ad alta energia.

Le onde d’urto radiali sono onde ad alta energia acustica: esse vengono trasmesse attraverso la superficie della pelle e diffuse radialmente (sfericamente) nel corpo. Il corpo risponde ad un aumento dell’attività metabolica intorno all’area di dolore, stimolando ed accelerando il processo di guarigione.Le patologie indicate per il trattamento con onde d'urto sono ormai avvalorate scientificamente e riguardano:tessuti ossei,ritardi di consolidamento/pseudoartrosi,necrosi asettica, fratture da stress,algoneurodistrofia,condrocalcinosi gomito, anca, ginocchio,rigidità articolare spalla/gomito/anca/gin. Calcificazione e ossificazione  fibromatosi di muscoli, legamenti, fasce tendinopatie dei tessuti molli Tendinopatia calcifica di spalla epicondilite laterale di gomito tendinite trocanterica, tendinite della zampa d’oca tendinite post-traumatica di ginocchio tendinite del rotuleo tendinite del tendine d’Achille,fascite plantare con sperone calcaneale. La terapia ad onde d’urto presenta anche delle controindicazioni.

Non può essere eseguita nel caso di infezioni ossee, nei giovani sulle cartilagini di accrescimento, in presenza di una alterata funzione della coagulazione (in particolare nei pazienti in terapia con Sintrom o Coumadin), e in caso di gravidanza. Oltre a queste controindicazioni assolute, particolare attenzione deve essere posta ai soggetti portatori di pace-maker. Le onde d’urto possono essere utilizzate su qualsiasi parte del corpo? No, possono creare dei problemi, in particolare per elevate densità di flusso di energia a livello dei tessuti nervosi e vascolari, che possono venire danneggiati dal trattamento stesso. La terapia ad onde d’urto non deve essere quindi utilizzata a livello della colonna vertebrale, del cranio e del torace.

Ci sono dei possibili aspetti negativi nella terapia con onde d’urto? Talvolta, in particolare nel caso di trattamenti con elevata densità di flusso di energia, come nelle terapie sull’osso, si possono avere dei piccoli ematomi sottocutanei (petecchie) in corrispondenza della zona di trattamento. Per questi trattamenti inoltre il coinvolgimento di tronchi nervosi può provocare una alterazione della sensibilità nel territorio di riferimento del tronco nervoso stesso. Nella maggior parte dei casi ed in particolare per la terapia su tendini e muscoli non si registrano particolari problemi.

I primi risultati della terapia con onde d’urto ? Nella maggior parte dei casi la terapia richiede da tre a cinque sedute. Immediatamente dopo il trattamento e per 4-5 ore dopo, si assiste ad una diminuzione del dolore (effetto inibitorio sui recettori del dolore e liberazione locale di endorfine). Successivamente, tra la sesta e la ventiquattresima ora, la sintomatologia riprende fino a raggiungere talvolta un picco superiore a quello precedente il trattamento; dopo 48 ore inizia una diminuzione progressiva del dolore, che con successive sedute di terapia con onde d’urto permetterà una remissione completa dei sintomi. La terapia con onde d’urto è dolorosa? Sì, la terapia può essere dolorosa in particolare quando l’onda d’urto va sull’osso e  va a stimolare il periostio che è particolarmente sensibile. Quindi è poco dolorosa se si trattano muscoli o tendini lontani dall’osso, più dolorosa quando si va sull’osso.  La terapia con onde d’urto risolve la malattia? La terapia con onde d’urto provoca una risposta da parte dei tessuti sofferenti in modo tale da stimolare i tessuti stessi ad auto-ripararsi attraverso fenomeni di riduzione degli aspetti ossidativi e infiammatori, la  neoangiogenesi locale e la stimolazione dell’attività biologica delle cellule coinvolte nella patologia.

Non va però dimenticato che la terapia agisce sulla situazione finale della patologia, non agisce sulle cause originarie che hanno portato ad instaurarsi la sofferenza, ad esempio spesso la tendinite calcifica di spalla è legata ad una sfavorevole conformazione posturale e muscolare del tronco e del cingolo scapolo-omerale. Quindi la terapia con onde d’urto può essere utile a trattare la tendinite, ma se non si curano anche le situazioni viziate che ne sono la vera causa è molto probabile che la sofferenza si ripresenti. Per questo le onde d’urto vanno accompagnate da un’attenta valutazione clinica e da un concomitante trattamento riabilitativo. Cosa accade durante il trattamento con le onde d’urto ? Seppure le modalità con cui agiscono le onde d’urto non sono del tutto note, la loro efficacia sembra essere correlata a due effetti:

  1. effetto diretto dell’impulso sul tessuto nella zona bersaglio, ed in associazione ai fenomeni di riflessione, più accentuati nei punti di passaggio tra tessuti molli (tendini, muscoli) e tessuti più compatti (ossa e formazioni calcifica).
  2. effetto indiretto di “cavitazione” provocato dalla depressione susseguente l’impulso, che supera le caratteristiche elastiche del tessuto. La conseguenza di questi due effetti è un aumento della vascolarizzazione nella zona colpita, per la stimolazione da parte degli impulsi sulle fibre simpatiche. Tutto ciò porta ad una rimozione dei fattori infiammatori con il rilascio di sostanze che stimolano la formazione di nuovi vasi (neoangiogenesi).

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