• Lussazione e Instabilità della Spalla

    Lussazione e Instabilità della Spalla

    Trattamento e riabilitazione dei traumi alle articolazioni della spalla

In questo caso il trattamento riabilitativo da effettuare si valuta come sempre da paziente a paziente (un soggetto giovane sportivo soggetto a lussazioni frequenti gesto-specifiche andrà infatti rieducato in maniera differente rispetto ad uno più anziano con un unico episodio di lussazione di origine traumatica). Posto che, in genere, si preferisce adottare una linea conservativa prima di intervenire stabilizzando chirurgicamente la spalla, se ciò non dovesse bastare, al secondo o terzo episodio di lussazione (recidivante) si opera e si modifica l’assetto della spalla per evitare definitivamente che ricapiti. Di norma comunque, per entrambe le soluzioni, si può dire che la riabilitazione passa attraverso tre fasi: nella prima fase, dopo un periodo di immobilità (spesso in un tutore), si procede al recupero del movimento della spalla, della suo completo range articolare, attraverso massoterapia per decontrarre la zona e mobilizzazioni passive e attive-assistite (dando importanza alla postura corretta e prestando molta attenzione ad evitare del tutto, soprattutto nelle prime fasi, i movimenti che portavano alla lussazione della testa omerale, anteriormente o posteriormente).

lussazione-spalla

NB: occorre sempre tenere presente che il ROM su alcuni piani, come ad esempio quello trasversale proprio delle rotazioni, sarà comunque condizionato o limitato dalla fissazione chirurgica che è stata approntata proprio al fine di garantire la stabilità alla spalla. In questa prima fase (così come comunque durante tutta la durata del periodo di riabilitazione) possono essere utilizzate, AL BISOGNO, terapie fisiche strumentali quali, per esempio, TECAR, LASER, ULTRASUONI, TENS. Nella seconda fase ( una volta recuperato il ROM, la libertà del movimento e risolto il dolore) si ha come obiettivo il rinforzo muscolare,scopo che si raggiunge proponendo al paziente esercizi di difficoltà ed intensità progressivamente crescente, che vanno da semplici esercizi con bastone o elastici di differente resistenza, fino ad utilizzare macchinare appositamente dedicati ( vario pulley, “ercolina”, DYNATORQ, KINESIS).

lussazione spalla clinica

Nell’ultima fase riabilitativa si punta a completare il pieno recupero funzionale della spalla integrando il movimento con la forza e la resistenza, e ristabilendo la coordinazione, la propriocezione e il controllo del movimento nello spazio. Ciò può avvenire proponendo al paziente esercizi propriocettivi con palla o altri attrezzi sport-specifici, che gli permettano di affinare sempre più l’autocontrollo del suo arto superiore operato in ogni gesto o sequenza di movimenti che avvengono durante la vita quotidiana e soprattutto nell’attività sportiva. NB: Per tutte queste patologie, e per tutte le fasi del trattamento riabilitativo, grande importanza riveste l’ IDROKINESITERAPIA, perfettamente agonista e complementare al lavoro di rieducazione funzionale a secco, sia per quanto riguarda la diminuizione del dolore e del gonfiore in fase acuta, sia per il recupero dell’articolarità, del tono-trofismo muscolare e della propriocezione, coordinazione e stabilità in quelle successive.

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