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Test di valutazione e funzionali

I Test Funzionali (massimali e submassimali) sono delle prove a cui vengono sottoposte tutte quelle persone, atleti e non, che desiderano rilevare dati importanti relativi alla proprie capacità prestative. Forniscono in pratica informazioni precise sulle condizioni fisiologiche del soggetto (test di “entrata” e i successivi test di controllo) in base alle quali costruire e sviluppare un programma di lavoro specifico ed individualizzato.

In generale si prendono in considerazione parametri quali:

Mobilità Articolare: mobilità scapolo-omerale (spalla), mobilità della colonna vertebrale, mobilità coxo-femorale (anca), ginocchio, tibio-tarsica (caviglia)
Capacità Organico Funzionali: capacità aerobica, soglia anaerobica, forza esplosiva, forza veloce, resistenza, rapidità, capacità di recupero
Tra i test funzionali più conosciuti e utilizzati ricordiamo:

TEST DI FORZA
-Metodo di Bosco: il metodo(detto appunto “di Bosco”) serve per valutare la forza degli arti inferiori mediante una serie di salti effettuati sulla speciale pedana ERGOJUMP BOSCOSYSTEM. Il computer che vi è collegato calcola i tempi della toccata al suolo,i tempi di volo e la distanza coperta dal salto con la formula s=1/2gTt.L’atleta deve eseguire in successione:
– squat jump(SJ):l’atleta si posiziona piegando il ginocchio a 90°,mani ai fianchi e gambe leggermente divaricate e compie un balzo verticale.Valuta la forza esplosiva.
– Counter movement jump(CMJ):stessa posizione e gesto di prima,ma il balzo verticale viene preceduto da un caricamento sulle gambe.Valuta la forza esplosivo-elastica.

– CMJ con braccia libere(CMJl)
– SJ con sovraccarico
– Reattività
– Drop Jump(DJ)
– Potenza in W: Vengono calcolate la potenza in watt e l’altezza media su una serie di balzi per 15″.

TEST AEROBICO

-Test di Conconi: prevede l’esecuzione di una prova da sforzo incrementale di tipo massimale. L’atleta incrementa gradualmente l’ intensità (step) ogni 30-60 secondi a seconda del protocollo usato. L’aumento può essere espresso in WATT nel caso si utilizzi un cicloergometro, oppure come diminuzione del tempo di percorrenza di un tratto di pista fisso (aumento della velocità).Il test termina quando l’atleta non è più in grado di sopportare un ulteriore aumento di velocità. Al termine di ogni step vengono rilevati i watt (o i tempi parziali delle singole frazioni) e la frequenza cardiaca. Queste coppie di dati insieme alla FC max vengono riportati su un grafico che in ascissa rappresenta la velocità o i watt e in ordinata la frequenza cardiaca. Osservando i risultati di un test Conconi si nota che per velocità basse c’è linearità, poi ad un certo punto compare una deflessione con un brusco cambio di pendenza. La velocità alla quale cessa la linearità corrisponde alla Soglia anaerobica.

-Test di Cooper: il test prevede che si corra per dodici minuti cercando di coprire la massima distanza possibile, ovviamente in piano. Esistono diverse tabelle che indicano i risultati del test di Cooper differenziate in base all’età della persona.I risultati del test possono poi essere perfezionati secondo la seguente formula VO2 Max, dove d è la distanza percorsa in metri: max(VO2)=(d-505)/45

-Test di Brue: L’atleta corre ad una velocità iniziale di 9km/h,che ad ogni intervallo di tempo di 1′ viene aumentata di 1/2 Km/h.Serve per rilevare la VMA(velocità massimale aerobica).

-Indice I.R.I: Consiste nel salire e scendere uno scalino di 50 cm. di altezza per 3-4 o 5 minuti alla frequenza di 30 cicli al minuto, vale a dire 90-120-150 salite totali.Si controlla poi la frequenza cardiaca dopo un minuto dalla fine della prova per 30 secondi, vale a dire si rileva la frequenza cardiaca del polso radiale tra il 60° e il 90° secondo. Il valore ottenuto viene riportato nell’apposita tabella recante l’indice di recupero immediato. In mancanza della tabella si può usare la seguente formula:
I.R.I.= (durata esercizio in secondi x100 )/(5,5 x pulsazioni rilevate)

TEST LATTACIDI
-Test a navetta: l’atleta copre una distanza di 40mx6,con 20m di andata e 20m di ritorno.Indichiamo con T1,T2… i relativi cronometraggi delle singole ripetute.E’ chiaro che T1<T2<T3…,e le variazioni percentuali tra i tempi di una ripetuta e l’altra saranno indicati con d% (delta percentuale):d%1-2,d%2-3,d%1-3,ecc….
Logicamente più bassa risulterà la d% fra le prime due ripetute e le ultime due ripetute,più alte sarà la capacità lattacida dell’atleta

-Test di Wingate: esercizio sovramassimalee eseguito per 30”al cicloergometro a cui viene applicata una resitenza calcolata in base al peso corporeo. La frequenza della pedalata e la potenza verranno registrate durante l’intero test. Si determineranno quindi il picco di forza, la potenza massima e la capacità anaerobica massima

TEST DI MOBILITA’
-Sit and reach test :l’obiettivo del SIT AND REACH TEST è misurare la flessibilità della bassa schiena e dei muscoli posteriori della coscia. Seduti a terra con la schiena e con la testa contro un muro .
Le gambe stese avanti con le ginocchia aderenti al pavimento.Da questa posizione eseguire una flessione in avanti del busto e portare le mani a braccia estese in direzione della punta dei piedi. Misurare se superano la distanza(negativa o positiva) dalla linea immaginaria che cade perpendicolarmente a terra passando per la pianta dei piedi.

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