Definizione Scoliosi
La scoliosi è una deformità tridimensionale della colonna che in base all’età di prima rilevazione viene
definita infantile (fino a tre anni), giovanile (dai tre anni fino alla pubertà), adolescenziale (dalla pubertà fino
alla completa maturità ossea o dell’adulto).[…]
Scoliosi idiopatica
La scoliosi idiopatica(80-85% delle scoliosi) è una malattia familiare, nel senso che se qualcuno in famiglia
ce l’ha, è probabile che anche altri ne soffrano, sia pure con diversa gravità: attenzione a figli e nipoti,
dunque.
Di solito si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, con un picco a inizio
pubertà, alle soglie dell’adolescenza.
Purtroppo, se supera certi livelli (spesso oltre i 30°, quasi sempre oltre i 50°), l’evolutività non finisce con la
crescita, anche se diviene molto lenta, spesso ne consegue un incurvamento di lato e in avanti in età
anziana.[…]
Scoliosi: sintomi?
La scoliosi non ha sintomi come normalmente intesi. Mentre in età adulta, scoliosi non curate, possono
portare a dolore, deformità progressiva e a volte problemi cardiorespiratori, durante la crescita non si hanno
sintomi evidenti, tanto che la patologia viene individuata spesso casualmente da un osservatore esterno o
tramite uno screening con radiografia.
Obiettivi e terapia
Scopo primo della terapia è ottenere un rachide che permetterà ai nostri pazienti una buona funzionalità in
età adulta, nel contesto di un corpo e una psiche ben sviluppati.
A questo si affiancano tutta una serie di ragioni/obiettivi:
Estetica,qualità della vita,disabilità,mal di schiena,benessere psicologico,progressione,funzionalità
respiratoria,dati clinici e radiografici,necessità di ulteriori trattamenti nella vita adulta,risultati correlati a
postura, equilibrio, movimento e risultato cognitivo.
Di conseguenza crediamo in una terapia precoce, adeguata, protratta:
precoce: se è vero che tanto più precoce è l’insorgenza tanto maggiore è la progressione, altrettanto
precoci dobbiamo essere noi nel mettere in atto, in presenza di chiari segni di evolutività, le terapie;
adeguata: alla gravità attuale e alle potenzialità future della scoliosi, con opzioni che vanno dagli esercizi,
all’uso delle ortesi, alla scelta del numero di ore quotidiane di terapia ortesica;
protratta: sino alla fine della maturazione ossea.
Scoliosi e Sport
Lo sport può peggiorare la scoliosi?
La pratica di un’attività sportiva non condotta ad alto livello, e intendendo con questo senza un carico di
allenamenti quotidiano e svolto per diverse ore, non ha influenza negativa sulla scoliosi. Anzi, a valutare i
risultati dei test che normalmente effettuiamo sui pazienti che cominciano un programma di trattamento ci si
accorge subito che la pratica regolare di un’attività sportiva migliora in maniera eclatante le condizioni fisiche
di base.
Non solo scoliosi…
Dorso Curvo / Ipercifosi
Che cos’è
Il dorso curvo (o ipercifosi) è un’accentuazione della curva fisiologica dorsale della colonna vertebrale. Nella
forma più grave, oltre al danno estetico, provoca uno schiacciamento anteriore delle vertebre e un danno
respiratorio.
E’ talvolta localizzato nella parte bassa della colonna e viene chiamato anche “cifosi dorso-lombare”.
A differenza della scoliosi, dà luogo più facilmente a dolori vertebrali in età adulta, in particolare nelle cifosi
dorso-lombari.
Cause
Nella maggior parte dei casi è riconducibile a una postura scorretta, spesso di origine familiare, che può
essere corretta con facilità durante la crescita. Non è detto che se il papà e il nonno hanno un antiestetico
dorso curvo, e di conseguenza spesso mal di schiena e male al collo, anche il figlio lo debba avere: si può
migliorare con il passare delle generazioni.
In altri casi, ci può essere un problema di crescita delle vertebre, che si chiama osteocondrosi, od
osteocondrite, o morbo di Scheuermann: le vertebre invece di crescere come dei cubetti, diventano dei cunei
e questo facilita l’incurvamento in avanti. Cuneizzandosi, la vertebra continua ad essere sempre più
schiacciata anteriormente. In questi casi si deve spingere da dietro, aprire lo spazio anteriormente per “dare
aria” ai nuclei di accrescimento e consentire una crescita corretta.
Fonte www.isico.it
DESCRIZIONE METODO
Nel nostro centro Fisiokinetica ci soffermeremo principalmente su ESERCIZI SPECIFICI posturali con
metodologia SEAS (Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi).
Grazie ad un’équipe di fisioterapisti specializzati in rieducazione posturale neuromotoria, seguendo le linee
guida del protocollo SEAS creato dall’istituto ISICO di Milano e dal gruppo di studio scoliosi(GSS), è stato
sviluppato questo iter terapeutico:
-valutazione posturale da parte della Dott.ssa fkt Reginella D’appollonio;
-successivo ciclo di rieducazione posturale individuale o di gruppo in rapporto all’entità
del problema con il terapista Cristian Fornino;
-rivalutazione periodica del fisioterapista, costantemente in contatto con il medico curante.
Cos’è SEAS (Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi)
SEAS significa Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi. Non è un metodo ma è un protocollo di
esercizi descritto e analizzato nel testo Approccio di Isico alle deformità vertebrali , un approccio in continua
evoluzione grazie alle conoscenze e alle evidenze scientifiche che ISICO costruisce attraverso la ricerca.
Il protocollo è utilizzato per pazienti con scoliosi minori ed è il primo passo per cercare di evitare il corsetto.
Per i pazienti in cura con corsetto, gli esercizi SEAS hanno l’obiettivo di supportare il mantenimento della
correzione raggiunta.
E’ importante capire che nelle scoliosi evolutive gli esercizi non possono in alcun modo sostituirsi al corsetto,
ma in associazione all’ortesi consentono di evitare gli effetti dannosi del corsetto, di aumentarne l’efficacia e
di mantenere il rachide stabile durante e dopo la rimozione del corsetto.
In pratica i piani di esercizi SEAS vengono sviluppati da un fisioterapista appositamente formato e
specializzato. Gli esercizi si basano su una forma attiva di autocorrezione: questo significa che il paziente
deve raggiungere il massimo della correzione che può acquisire in quel momento della sua patologia in tutti
e tre i piani di deformità, mentre gli esercizi stessi cambiano regolarmente e vengono adattati in base alle
esigenze individuali.
Una caratteristica della SEAS è la sua “modernità” […]. All’interno di una specifica autocorrezione
individualizzata per ogni curva e per ogni istante del trattamento, gli esercizi vengono appositamente variati
e aggiornati continuamente per evitare la noia e stimolare sempre di più il nostro sistema nervoso e la nostra
colonna.
Evidenze scientifiche del protocollo
In base ai risultati raccolti i ricercatori Isico hanno provato l’efficacia dell’utilizzo del protocollo Seas rispetto a
pazienti che hanno seguito altri trattamenti (i risultati sono stati pubblicati in letteratura scientifica
internazionale).
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che gli esercizi sono in grado di ridurre il ricorso al corsetto e in
caso di pazienti con corsetto assicurano il mantenimento della correzione raggiunta.
Link utili
www.isico.it
www.gss.it
http://isico.it/per-i-pazienti/consigli-corsetto.html (consigli per il corsetto)
http://www.isico.it/seas