
Negli ultimi anni questa terapia è divenuta sempre più popolare in ambito fisioterapico, soprattutto nel trattamento di traumi e infiammazioni-scheletriche. Questa sua diffusione è frutto delle proprietà che la contraddistinguono e che rappresentano i suoi punti di forza: la versatilità d’applicazione, l’efficacia (anche in poche sedute), la sensazione piacevole che genera e lascia nei pazienti. Ma cos’è esattamente la Tecarterapia? Quali benefici comporta? Quali sono le controindicazioni?
La Tecarterapia, chiamata anche solamente Tecar (acronimo per Trasferimento energetico capacitivo e resistivo) è una terapia relativamente recente che ha preso piede ultimamente in quanto notevolmente utile nell’eliminare dolore e infiammazione a carico di articolazioni, muscoli e colonna vertebrale.
La Tecar è infatti indicata per trattare sia problematiche acute che croniche, e si è mostrata particolarmente efficace nella cura di patologie articolari e muscolari, traumi, tendinopatie, patologie dei nervi, dolori e infiammazioni di varia natura.
TECARTERAPIA: COME FUNZIONA
Per svolgere la sua funzione di trasferimento energetico e produrre gli effetti benefici di cui abbiamo parlato, la tecarterapia si avvale di un macchinario particolare (che genera un campo magnetico ad elevata frequenza sfruttando il principio del condensatore) collegato ad una piastra metallica, che funge da “messa a terra” e chiude il circuito, e un manipolo, che può essere capacitivo (costituito da una speciale ceramica) oppure resistivo (composto da una lega di metallo), e che viene passato da un esperto sulla zona da trattare. Nella zona compresa tra la piastra e il cono d’azione del manipolo, si genera, proprio per effetto del campo magnetico, un flusso energetico, il quale, attraversando i tessuti, li riscalda dall’interno. Questo aumento di temperatura, definito “endogeno” proprio perchè si sviluppa dall’interno e vi resta concentrato (il macchinario è infatti in grado di stimolare la produzione di calore interna del corpo stesso ), innesca una cascata di reazioni benefiche nell’organismo, che contribuiscono a rendere più veloce il processo di recupero: il calore infatti favorisce la vasodilatazione a livello dei vasi sanguigni e linfatici nella zona trattata, determinando così un maggiore afflusso di sangue. Ciò concretamente significa che il corpo viene aiutato e stimolato ad autoguarirsi da solo, in quanto viene resa più rapida la risoluzione del processo infiammatorio in atto e lo smaltimento dei suoi cataboliti. La maggiore vascolarizzazione che si viene a determinare favorisce inoltre il rilassamento dei tessuti (soprattutto quello connettivo e muscolare) e il drenaggio del gonfiore (edemi ed ematomi). Tutto ciò determina il risultato finale: la riduzione della sintomatologia dolorosa e il ripristino della fisiologica funzionalità del distretto trattato.
Come abbiamo accennato, con la Tecar, a seconda del manipolo impiegato, si può lavorare in due modalità differenti: capacitiva e resistiva. La prima si utilizza in caso di problematiche dei tessuti molli, ad esempio i muscoli ma anche tessuto connettivo, vasi sanguigni e linfatici. Mentre la seconda è indicata in caso il problema sia più profondo o a carico di tessuti più duri o a maggiore resistenza, come ad esempio ossa, cartilagini o articolazioni, ma anche su formazioni fibrotiche e tessuto cicatriziale cronicizzato. Spesso, comunque, durante un trattamento si utilizzano alternativamente entrambe le modalità.
Sulla Tecarterapia dobbiamo dunque sapere che:
- Aumenta la vasodilatazione
- Aumenta il calore dall’interno
- Aumenta la circolazione sanguigna
- Aumenta l’ossigenazione dei tessuti
- Stimola il corpo ad autoguarirsi
- Stimola il drenaggio linfatico
- E’ una termoterapia endogena
- A seconda del problema si può lavorare in modalità capacitiva o resistiva
- Stimola il rilascio di endorfina (e per questo agisce sul dolore)
La grande differenza che offre la Tecarterapia rispetto ad altre tecniche in cui si utilizza il potere curativo del calore è che in questo caso esso viene generato direttamente all’interno del tessuto (termoterapia “endogena”) e non veicolato dall’esterno verso l’interno (come invece accade per le terapie cosiddette “esogene”, quali, ad esempio, la laserterapia), quindi non vi è dispersione e tutto l’effetto si concentra nella zona da trattare.
BENEFICI DELLA TECARTERAPIA
La Tecarterapia è in grado di accelerare i processi rigenerativi naturali dell’organismo e in particolare le riparazioni cellulari, inoltre è in grado di ridurre il dolore con il vantaggio di velocizzare il recupero dal trauma o dalla problematica che ha colpito il corpo.
I migliori risultati che si ottengono con la Tecarterapia sono nel trattamento di problemi a colonna vertebrale, piedi e mani, spalle, caviglie, ginocchia o anca. La Tecar, inoltre, è molto utilizzata nel trattamento degli sportivi grazie ai suoi risultati particolarmente rapidi.
Ricapitolando la Tecarterapia è in grado di:
- Aiutare i processi rigenerativi del corpo
- Ridurre il dolore
- Velocizzare il recupero dopo un trauma
- Trattare problemi in quasi tutte le parti del corpo
- Aiutare gli sportivi
Alla luce di tutto ciò si può comprendere la grande versatilità di questa terapia; essa infatti può essere utilizzata in caso di:
- Lesioni muscolari (contusioni, elongazioni, stiramenti e strappi)
- Lesioni ai tendini (rotture, tendiniti, tendinosi)
- Lesioni ai legamenti
- Problematiche articolari (condropatie, artrosi, artriti)
- Traumi (Distorsioni, contusioni, fratture)
- Edemi ed ematomi
- Borsiti ed infiammazioni dei tessuti molli
- Patologie del rachide (Cervicalgie, Lombalgie e lombo-sciatalgie)
- Lesioni del menisco
- Pubalgia
- Fascite plantare
- Sindrome femoro-rotulea
- Sindrome da conflitto della spalla
- Riabilitazione post-operatoria
TECARTERAPIA: QUANTE SEDUTE SONO NECESSARIE?
Una seduta solitamente dura circa 30 minuti e può essere necessario, a seconda della zona da trattare e della situazione acuta o cronica, fare un ciclo di 5-10 trattamenti. I benefici si notano però già dal primo trattamento.
Come abbiamo visto, le possibili problematiche che si possono trattare con la Tecarterapia sono innumerevoli.
Naturalmente deve essere eseguita da personale specializzato, che valuterà la situazione della persona nel complesso e stabilirà un piano d’azione terapeutico appropriato. Sarà infatti il professionista specializzato a valutare quando e come usare questa terapia, da sola o abbinandola ad altre per potenziarne l’effetto (nel nostro centro Fisiokinetica, ad esempio, essa viene molto spesso combinata alla laserterpia, ed inserita in percorsi riabilitativi più articolati, che comprendono anche terapie manuali e ginnastica posturale e riabilitativa).
Come si svolge la seduta: il paziente viene fatto sdraiare su un lettino o posizionato comodamente su un’apposita sedia, in base alla zona da trattare, che deve essere scoperta e ben raggiungibile. A questo punto il terapeuta posiziona la piastra (che chiude il circuito) in una regione consona al distretto da trattare, e distribuisce sul punto del corpo interessato dal problema una sostanza cremosa (chiamata “crema conduttrice”, proprio perchè studiata per favorire la conduzione del calore) sulla quale va ad apporre il manipolo mobile (capacitivo o resistivo) attaccato alla macchina per la Tecarterapia. A questo punto il trattamento può iniziare, e l’operatore può accompagnare il passaggio del manipolo con un piacevole massaggio o una mobilizzazione della parte da trattare. Il paziente durante la seduta percepisce una benefica e ben tollerata sensazione di calore ( in caso diventi eccessivo deve comunicarlo subito all’operatore, che può senza problemi modularne l’intensità a proprio piacimento e in base all’effetto desiderato). Alla fine del trattamento la sostanza cremosa si rimuove semplicemente con della carta.
Ricapitolando dunque la Tecarterapia:
- Si svolge in sedute da circa 30 minuti
- Spesso si prevedono cicli di 5-10 trattamenti
- Viene effettuata da personale specializzato
- Fa parte di un piano terapeutico personalizzato
CONTROINDICAZIONI DELLA TECARTERAPIA
La Tecarterapia è un trattamento sicuro, non invasivo e adatto a tutti visto che non presenta particolari controindicazioni. Sconsigliato solo alle donne in gravidanza, a coloro che portano pacemaker o a soggetti con patologie tumorali in atto (a meno che non sia il proprio medico curante dopo aver valutato nel complesso la situazione a consigliarlo). Una certa attenzione devono prestare anche coloro che sono particolarmente sensibili alla temperatura.
La Tecarterapia è dunque da evitare (salvo diversa valutazione medica) in poche circostanze:
- Gravidanza
- Se si porta un pacemaker
- Se si ha una patologia tumorale in atto
- Se si è particolarmente sensibili alle alte temperature