
Nella settimana della prevenzione oncologica (che si conclude domenica 21 marzo), promossa dalla Lega Italiana Lotta contro i Tumori, è opportuno parlare di un composto chimico della famiglia degli isotiocianati dalle spiccate capacità antiossidanti ed antinfiammatorie, studiato negli ultimi anni per i suoi effetti positivi in ambito oncologico: il sulforafano.
Questo composto, oggi molto valorizzato, vede la sua presenza in numerose piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae, tra cui ritroviamo vegetali tipici dei mesi freddi che sino al mese di marzo accompagnano i nostri piatti. Tra gli esponenti più illustri di questa famiglia ritroviamo la Brassica oleracea varietà italica, per gli amici semplicemente “broccoli”.
I broccoli, in vellutata, lessati, cotti a vapore, conditi con olio extra vergine di oliva e limone o abbinati ad altri vegetali, sono ortaggi da fiore importanti nella tutela della salute ed usati in nutrizione clinica per i citati effetti benefici. Attenzione, come per molti vegetali, è importante saper utilizzare le opportune accortezze in cucina per beneficiare degli effetti positivi di questo alimento.
La glucorafanina, contenuta nei broccoli, viene trasformata in sulforafano, il nostro composto utile alla salute, grazie ad un enzima che viene inattivato dalle alte temperature. Quindi broccoli cotti, ma a basse temperature!
Oltre a questo composto chimico, ne esistono differenti utilizzati in nutrizione clinica, ricordiamo però l’importanza dell’associazione con l’attività motoria, un binomio preventivo che necessita di esperienza e conoscenza per un suo uso efficace.
dr. Diego Palazzini
Nutrizionista Lega Italiana Lotta contro i Tumori sez. RN
Nutrizionista gruppo www.studiodinutrizioneumana.com