Home / Event / Le patologie dei cambi di stagione: l’importanza della Fisioterapia in Primavera

Le patologie dei cambi di stagione: l’importanza della Fisioterapia in Primavera

Le patologie dei cambi di stagione: l’importanza della Fisioterapia in Primavera
Mar
13

La primavera ormai è alle porte…e, con essa, probabilmente ci faranno compagnia tutti i famosi “acciacchi di stagione”.  I nostri nonni da sempre sostengono che se “ci fanno male le ossa, è segno che cambia il tempo”, ma c’è davvero qualcosa di vero in questa affermazione? Proviamo a vedere cosa dice la scienza a riguardo analizzando come, da Ippocrate fino ai giorni nostri, il clima e il meteo influiscono sulla nostra salute e sui dolori.

Ippocrate di Kos, padre della medicina, è anche ritenuto il fondatore della meteoropatia, termine che indica una serie di disturbi psichici e fisici di tipo neurovegetativo che si verificano in determinate condizioni e variazioni del tempo meteorologico o delle condizioni climatiche stagionali. In meteoropatia, si parla di forme primarie (che interessano i soggetti sani) e secondarie (che colpiscono soggetti che presentano già una determinata patologia, aggravata da un fattore climatico, ad es. forme di insufficienza respiratoria aggravate dall’aumento del tasso di umidità atmosferica, o dolori muscoloscheletrici esacerbati da sbalzi di temperatura).  L’influenza delle condizioni climatiche sulla salute dell’individuo è soggettiva, poiché dipende dallo stato di benessere del paziente e dalla sua particolare sensibilità al clima.

In ambito ortopedico sono numerose le patologie che risentono notevolmente dei cambiamenti climatici. Vediamone alcune:

  • Fibriomalgia: è un dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (legamenti e tendini), ed è una condizione definita sindrome poichè esistono contemporaneamente segni (ciò che il medico trova nella visita) e sintomi clinici (ciò che il malato riferisce al dottore). Il dolore muscolo-scheletrico peggiora sensibilmente con il freddo e il clima umido, mentre il caldo e i periodi di vacanza apportano un miglioramento.
  • Artrite reumatoide: con questo termine si indica un’infiammazione delle articolazioni che provoca dolori, gonfiori, rigidità degli arti e difficoltà di movimento. E’ progressiva, quindi tende a diventare cronica e colpisce le articolazioni mobili del corpo. Vengono colpite simmetricamente le articolazioni delle mani (tranne le ultime falangi), dei piedi, ma anche di polsi, gomiti, caviglie, spalle, e le giunzioni delle prime 3 vertebre. Studi recenti hanno evidenziato l’esistenza di una correlazione tra variazioni climatiche improvvise e peggioramento dei sintomi dell’artrite reumatoide, ma i colpevoli non sono tanto il freddo e l’umidità, quanto gli sbalzi di pressione atmosferica. Pertanto, vanno evitati i passaggi repentini da un clima secco ad uno umido, l’esposizione diretta al sole e ad altre fonti di calore, che potrebbero aggravare l’infiammazione delle articolazioni e facilitare la comparsa di reazioni cutanee causate dai farmaci.
  • Osteoartrite: è la forma più comune di artrite, caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine articolare, ossia del tessuto bianco di consistenza duro-elastica che garantisce l’elasticità alle pareti dello scheletro sottoposte a continui traumi, ad es. le articolazioni.
  • Lombalgia: secondo molti pazienti i cambiamenti delle condizioni atmosferiche sarebbero tra i fattori scatenanti dolori muscolo-scheletrici alla schiena, che aumenterebbero nei giorni meno caldi o in cui la pressione barometrica precipita (es. cielo coperto e temporale).
  • Dolore avvertito in corrispondenza di cicatrici e fratture non del tutto guarite: secondo lo studio effettuato dal professore della Harvard Medical School Robert Jamison, esiste un legame diretto tra i cambiamenti climatici e i dolori articolari di cui soffrono alcune persone, basato su motivazioni biologiche. Infatti, quando la pressione barometrica cala e arriva il mal di tempo, questo calo influisce sulla pressione sanguigna che eserciterebbe una forza inusuale sulle articolazioni, ed è proprio per questo motivo che pioggia, umidità, e sbalzi di temperatura e pressione determinano un fastidioso aumento dei sintomi.

Alla luce di ciò è facilmente comprensibile perchè è proprio nei cambi di stagione che molti sentono peggiorare le loro condizioni, ed è per questo motivo che lo staff della Fisiokinetica consiglia come “strategia di mantenimento” di ripetere i cicli di terapia almeno 2 volte all’anno, proprio in occasione delle stagioni intermedie, l’autunno e la primavera, al fine di attenuare gli effetti dei cambi di temperatura e degli sbalzi di pressione atmosferica e “giocare d’anticipo” per prevenire il peggioramento dei sintomi e dei dolori muscolo-scheletrici.

Passa in un centro Fisiokinetica a prenotare il tuo consulto fisioterapico/posturale gratuito

Top