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Falsi fisioterapisti, attenzione a non cadere nelle mani sbagliate

Falsi fisioterapisti, attenzione a non cadere nelle mani sbagliate
Sep
30

Attenzione agli abusivi, anche nel campo della fisioterapia. Per preservare la propria salute è bene essere sicuri di affidarsi ad un professionista legalmente riconosciuto, certificato e competente. E le probabilità di finire nelle mani di un “praticone” sono addirittura il doppio di quelle di capitare in quelle di un fisioterapista “vero”. Secondo le stime dell’Aifi (Associazione Italiana Fisioterapisti) a fronte di circa 50mila abilitati ci sarebbero 100mila abusivi. Per questo dal 1996 la Wcpt (World Confederation for Physical Therapy) celebra ogni anno l’8 settembre la Giornata mondiale della Fisioterapia.

In Italia, l’Associazione Italiana Fisioterapisti ha scelto come testimonial d’eccezione Beatrice Vio, campionessa mondiale di fioretto individuale paralimpico. La campagna di quest’anno è stata caratterizzata dallo slogan #LeManiGiuste e si è sviluppata attraverso conferenze, video e social network. Alla campagna ha adeiro anche il campione del mondo di nuoto, Gabriele Detti, che ha confermato come la fisioterapia possa influire tanto sulle prestazioni di un campione e sulla vita di chiunque. “Non smetterò mai di ringraziare il mio fisioterapista – ha detto Detti (come riportato da quotidianosanità.it) – è lui che da dietro le quinte, nemmeno poi tanto, mi supporta e soprattutto sopporta. Lui sì che ha #lemanigiuste”.
Federfarma ha dato il suo patrocinio all’evento.

“In mancanza di un Ordine professionale – spiega il presidente Aifi, Mauro Tavarnelli (sempre da quotidianosanità.it) – è difficoltoso quantificare il numero dei fisioterapisti “veri”, abbiamo comunque la certezza che il numero di abusivi sia spaventoso. Basta notare la quantità abnorme di pubblicità ingannevole, le locandine sui pali della luce che promettono di curare tutti i mali. Da anni abbiamo iniziato a ragionare in positivo, dicendo chi siamo e cosa facciamo, raccomandando ai cittadini di fare attenzione, ricordando a tutti che i nostri associati sono veri professionisti”.

Ma come capire se si è di fronte a un professionista o a un “praticone”?
1) Attenzione al comportamento: nessun fisioterapista metterà le mani sul paziente senza prima avergli chiesto la documentazione clinica e averla consultata, anche per capire se il suo intervento possa avere controindicazioni;
2) La diagnosi prima di tutto: prima di studiare un piano terapeutico il fisioterapista consiglierà al paziente tutti i controlli necessari al fine di avere una diagnosi accertata;
3) Nessun intervento durante il picco di dolore: il fisioterapista agirà con molta cautela durante la fase di dolore acuto, aspettando che abbia prima effetto il trattamento medico.

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